E’ nostra convinzione che il professionista della consulenza, sia che si occupi di Qualità che di altri argomenti, dovrebbe possedere caratteristiche ben precise che …
Alcuni suggerimenti per scegliere un buon consulente per la
gestione del sistema ISO 9001
Per prima cosa bisogna capire che il lavoro di un consulente che si impegni a migliorare i processi dell’azienda che l’ha ingaggiato non è sufficiente se non si è in grado di collegare questo miglioramento ad un aumento della soddisfazione dei clienti di quell’azienda.
Per riuscire in questo difficile compito, il bravo consulente dovrebbe evitare soluzioni rapide e impostare un lavoro basato su soluzioni di tipo sistemico che sono le sole in grado di risolvere quei problemi organizzativi che spesso sono alla base dell’incapacità delle organizzazioni di soddisfare i loro clienti.
L’obiettivo di un intervento di consulenza, dunque, deve essere quello di aggiungere un valore reale e misurabile al lavoro che già fa l’azienda.
Aggiungere valore può significare:
- migliorare l’affidabilità del prodotto
- migliorare la reattività nei confronti dei clienti
- ridurre i cicli di progettazione e sviluppo dei prodotti
- aggiungere importanti caratteristiche al prodotto
- ridurre i costi complessivi
- ecc.
Tutto ciò che abbiamo riportato è misurabile e la chiave di un buon servizio di consulenza è proprio in questo semplice concetto.
Spesso i professionisti che vengono incaricati di lavorare al fianco delle aziende per migliorare la Qualità si impegnano nel migliorare i processi, nel risolvere i singoli problemi, nell’insegnare nuove competenze o nel gestire team di persone ma “dimenticano” di misurare tutti questi benefici.
Un consulente, invece, dovrebbe permettere al cliente di valutare in termini di risultati misurabili la prestazione erogata.
C’è da dire, però, che se questi risultati rimangono spesso alquanto fumosi la colpa è anche dei clienti che non sono in grado di proporre ai consulenti contratti chiari. Impegnarsi in attività di questo tipo senza nemmeno stabilire come si misurerà l’impatto delle prestazioni del consulente sul business aziendale è, però, molto pericoloso.
Vediamo quali suggerimenti sarebbe bene seguire prima di ingaggiare un consulente:
- garantire che venga svolto il lavoro che chiedete attraverso risultati misurabili;
- creare le condizioni necessarie perchè le competenze del consulente vengano trasmesse, per la parte di interesse, a chi nell’organizzazione dovrà assicurare continuità con l’intervento di consulenza effettuato;
- evitare di concordare soluzioni rapide ma pretendere di costruire insieme soluzioni sistemiche capaci di garantire risultati duraturi;
- pretendere che non ci si limiti a risolvere i problemi ma che ci si impegni a fondo anche per insegnare al cliente come gestirli e risolverli in futuro;
- diagnosticare insieme i problemi sistemici, tenendo conto di tutti i fattori che possono influenzare l’attuazione di una soluzione o di un’innovazione e che includono:
- la motivazione del personale
- la trasmissione di competenze
- altre caratteristiche tipiche dell’ambiente di lavoro
- ricorrere a pratiche di benchmarking per apprendere il modo migliore di fare le cose;
- richiedere un affiancamento tra il cliente e il consulente per tutte le fasi del progetto (definizione, pianificazione, attuazione e valutazione) fino alla risoluzione del problema e all’implementazione di una struttura sistemica che assicuri che lo stesso non si ripresenti in futuro.
Testo liberamente tratto da Qualitiamo.com – https://www.qualitiamo.com/approfondimento/scegliere-consulente.html